CHI HA PAURA DELLA POESIA?
La poesia, a scuola, fa spesso paura. E’ difficile. C’è chi la trova ostica, incomprensibile, e la smonta in parafrasi e analisi fin quando non ne resta più nulla. C’è chi la trova così preziosa e delicata che non ha il coraggio di toccarla. I misteri inquietano, e la poesia è un mistero.
Ma se partiamo da ciò che serve per abitare poeticamente il mondo, dalla radice del fare poesia, troviamo la cura: un modo di stare tra le cose e le parole con rispetto e con stupore.
I bambini e le bambine non sono tutti poeti, ma tutti hanno, nel profondo, lo sguardo del poeta: sguardo che vede le cose e oltre le cose. È uno sguardo che va rispettato e coltivato, anche e specialmente quando bambini e bambine crescono e diventano ragazze e ragazzi: è uno strumento prezioso, nel gioco serio di scoprire e inventare il mondo e se stessi.
La poesia è anche cura della lingua: nasce dall’incanto, anzi dall’incantamento, per dirla come Dante, dal divertimento e dalla commozione, dalla sorpresa e dalla delizia di dire le parole, assaporarne suono, indovinarne e inventarne i significati, farle muovere insieme, e veder germogliare con le parole i pensieri nuovi e profondi, e anche i silenzi.
Nel corso dell’incontro giocheremo un po’ a trovare questo incantamento, questo sguardo strano sulle cose e sulla lingua; proporremo modi di frequentare la poesia e di esporci al suo mistero nella quotidianità della classe e della scuola; insieme discuteremo su come la poesia possa essere una misteriosa, preziosa compagna di scuola, il luogo dove coltivare un atteggiamento di cura per le parole, le idee, le cose del mondo.
✏️A cura di
Ilaria Rigoli
✏️Quando?
Venerdì 6 ottobre
dalle ore 18:00 alle ore 20:00
✏️Dove?
Il piccolo giardiniere librofficina
✏️Dedicato a insegnanti di ogni ordine e grado – costo 15€
✏️Iscrizione obbligatoria
Info@ilpiccologiardiniere.it